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FAME EMOTIVA VS FAME FISIOLOGICA

Di Chiara De Nigris & Claudio Suardi


FAME: È una necessità fisiologica del corpo. Si manifesta quando il corpo ha bisogno di energia e nutrienti per funzionare correttamente. La fame è regolata da ormoni come la grelina, che viene prodotta nello stomaco e segnala al cervello che è ora di mangiare. ESIGENZA.

APPETITO: dal latino derivato da “appetere” (“aspirare a”, “desiderare”). È un desiderio psicologico, spesso influenzato da fattori esterni come l’odore, la vista del cibo o le emozioni. L’appetito può essere stimolato anche in assenza di fame fisiologica. Ad esempio, si potrebbe avere appetito per un pezzo di cioccolato dopo aver visto una pubblicità, anche se non si ha realmente fame. È un comportamento non razionale, istintivo ed impulsivo diretto all’appagamento dei propri bisogni. Determina l’inizio del pasto, non necessariamente correlato con la fame; riflette la fame fisiologica ma molte altre variabili: stato emotivo, palatabilità, disponibilità di cibo, appagamento.  SCELTA

Comfort Food sono cibi a cui ricorriamo per soddisfare un bisogno emotivo: sapori consolatori, stimolanti e spesso nostalgici. Semplice e genuino o junk food pieno di grassi, il comfort food spesso ci ricorda l'infanzia, ci coccola e scalda il cuore nei momenti “no” della nostra vita. Sono cibi che regalano un senso di piacere e benessere emotivo attivando un sistema di ricompensa nel cervello umano, che dà un piacere gratificante o un senso temporaneo di elevazione emotiva e relax. In particolari condizioni psicologiche, le persone consumano il comfort food per concedersi un piacere occasionale o, quando provano emozioni negative, possono mangiare degli alimenti malsani per compensare per un breve periodo di tempo il loro malessere Nel “sistema occidentale” oggi si trovano alimenti con disponibilità illimitata, ad alta densità energetica, raffinati e “gustosi” (dolci/salati) quindi con una forte stimolazione/attrazione palatale. L’uomo moderno è sempre più dipendente dalle sensazioni palatali più che da quelle fisiologiche. Introdurre cibo non soddisfa più solo esigenze di FAME ma sottostà, soprattutto, a sensazioni gustative e olfattive piacevoli. Da riprodurre spesso.

FAME EMOTIVA

Richiede soddisfazione immediata.

Richiede cibi particolari (comfort food).

Non si soddisfa anche quando ci si sente fisicamente “pieni”.

Si avverte “dal collo in su”.

Dopo compaiono spesso sensi di colpa, sensazioni di sconfitta.

Porta a mangiare in modo inconsapevole mentre si fa altro.

Non parte dallo stomaco ma da una “visione” del cibo desiderato.


FAME FISIOLOGICA

Può aspettare

Si soddisfa con qualsiasi alimento.

Tiene conto del segnale di “sazietà”.

Si avverte “dal collo in giù”

Compare per necessità biologiche

corrispondenti ad esaurimento delle energie.

Viene percepita come giusta quindi non dannosa.

E’ consapevole e viene soddisfatta per lo più a tavola.

Parte da una sensazione di vuoto nello stomaco.




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